domenica 21 dicembre 2014

domenica 14 dicembre 2014

Il volteggio, una proposta formativa

Il Volteggio è una disciplina equestre che diviene olimpica nel 1920 ma che si sviluppa in modo consistente in Germania solo a partire dagli anni Cinquanta. In Italia essa arriverà poi solo negli anni Ottanta e verrà riconosciuta dalla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) solo nel 1993.
Ma che cos'è il volteggio?
Per dare una risposta veramente breve possiamo dire che si tratta di ginnastica artistica a cavallo, dove l'elemento ginnico e l'unità di squadra incontrano il meraviglioso mondo dell'equitazione.


Possiamo dire che lo spirito di squadra che si forma nel volteggio è superiore a quello che si crea in altri sport molto più popolari e conosciuti. Questo dipende da un insieme di azioni che nel volteggio sono naturali e indispensabili come ad esempio aiutarsi fisicamente, fare insieme agli altri, sostenersi, accettare la responsabilità per l'equilibrio di un compagno, non mollare anche quando si è stanchi così come comprendersi con uno sguardo. C'è poi il cavallo, grande e sensibilissimo compagno di squadra per il quale bisogna avere il massimo rispetto!

Ma la cosa più interessante è che in molti sport di squadra il risultato finale è spesso affidato a un unico componente, ovvero "a chi fa goal", mentre nel volteggio i più bravi e i meno bravi partecipano all'esecuzione degli esercizi in uguale misura (ogni volteggiatore ha 30 secondi di lavoro in sella), quindi possono tutti condividere pienamente il risultato finale di una gara (sia in positivo che in negativo) in cui si ottiene un unico voto, determinato dalla media di voti di ogni esercizio comunemente eseguito. (tratto da C. Parenti,Volteggiare è bello, Equitare 2013, pp. 22-23).
In più poi, oltre ai punteggi presi dalla squadra di atleti, a venire inseriti nella media per la classifica sono anche i punti dati al cavallo (che deve essere fluido e regolare nelle andature oltre che ubbidiente) e i punti dati al longeur per il lavoro eseguito.
La squadra dunque è composta davvero da tutti gli elementi entrati in campo, nessuno escluso. 




mercoledì 10 dicembre 2014

Il volteggio al Pony Club Ruk in provincia di Brescia


Il Volteggio è una disciplina equestre che diviene olimpica nel 1920 ma che si sviluppa in modo consistente in Germania solo a partire dagli anni Cinquanta. 
In Italia essa arriverà poi solo negli anni Ottanta e verrà riconosciuta dalla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) solo nel 1993.
Ma che cos'è il volteggio?
Per dare una risposta veramente breve possiamo dire che si tratta di ginnastica artistica a cavallo, dove l'elemento ginnico e l'unità di squadra incontrano il meraviglioso mondo dell'equitazione. Da ottobre 2014 i bambini potranno avvicinarsi a questa splendida disciplina anche al Circolo Ippico Ruk, come potrete vedere cliccando sul video sottostante.




A cavallo di un pony

Spesso i genitori che vogliono esaudire il desiderio dei loro figli di "portarli a cavallo" non sanno che pesci pigliare e possono lasciarsi convincere anche a far montare bambini molto piccoli su cavalli molto grandi. A nostro avviso non c'è niente di più sbagliato, vediamo di rispondere a questo proposito alle domande che ci vengono generalmente poste.

Innanzi tutto qual è la differenza tra un pony e un cavallo?

A livello di reazioni, psicologia e gestione non vi è alcuna differenza tra pony e cavalli: semplicemente tutti i cavalli che misurano meno di un metro e 48 cm sono considerati pony.
Da questo si evince facilmente che un bambino che impari a gestire da terra e dalla sella il suo pony non avrà poi alcuna difficoltà, una volta cresciuto, a montare un cavallo.

Perchè è meglio che i bambini montino i pony?

Si tratta semplicemente di una questione di proporzioni.
Se esiste un equilibrio fisico tra il cavaliere e il cavallo tutto diventa più semplice, più armonico e soprattutto meno pericoloso. Tanto per fare un esempio concreto: per un bambino montare un cavallo (che in media si aggira sul metro e settanta di altezza) corrisponderebbe per un adulto di media altezza montare su un animale di due metri e mezzo: la maggior parte di voi avrebbe paura anche ad avvicinarlo un simile mostro!

Mio figlio è piuttosto alto, ha sicuramente bisogno di un pony alto. Vero?

No, non necessariamente.
La proporzione giusta per compiere tutti gli esercizi che sono richiesti nel Pony Games è che il bambino possa oltrepassare comodamente con lo sguardo la groppa (il dorso) del cavallo. Da questa misura in giù tutte sono ammesse.
All'inizio poi capita spesso che anche bambini alti comincino con pony piccoli per consentire loro di familiarizzare con un animale che non incuta timore e che sia più facilmente gestibile vista la mole ridotta.

Lavorando con i pony si impara a montare a cavallo?

Si certamente. Come si diceva prima i pony sono cavalli in miniatura che pensano e reagiscono esattamente come i cavalli grandi.

Che cos'è il Pony Games?

Il Pony Games è essenzialmente un modo di insegnare l'equitazione studiato apposta per i piccoli cavalieri: attraverso il Pony Games si possono dunque imparare efficacemente tutti i principi dell'equitazione di base e contemporaneamente promuovere lo sviluppo psicomotorio dei bambini e ragazzi.

Perchè scegliere il Pony Games


Molti genitori che si trovano a dover esaudire la richiesta dei propri figli di essere portati a cavallo, non sanno che pesci pigliare: la maggior parte di loro infatti non solo non sono cavalieri ma anche non hanno alcuna familiarità con il cavallo in sé. Cosa fare dunque per orientarsi in questo mondo sconosciuto? La risposta più scontata è in questo caso anche la più corretta: rivolgersi a dei professionisti.
Il Circolo Ruk ha al suo interno da più di dieci anni un Pony Club, dove i bambini, a partire dai 4 anni, possono iniziare a familiarizzare con le discipline equestri attraverso il “Pony Games”

Ma cos’è il Pony Games?
Si tratta di una serie di 30 giochi codificati dalla F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestri) che consentono, attraverso il gioco, di apprendere i fondamenti dell’arte equestre.

Perché scegliere il Pony Games?
Innanzi tutto per una questione economica: l’attrezzatura richiesta è minima (un paio di stivaletti anche in gomma e un caschetto omologato); e non serve acquistare un pony perché si possono utilizzare quelli di proprietà del Pony Club anche per uscire in gara.
Il PG è poi preferibile all’equitazione tradizionale in quanto pensato apposta per i bambini e ragazzi: attraverso questa disciplina infatti i giovani cavalieri apprendono tutti i fondamenti dell’equitazione all’interno di una dimensione ludica di squadra. Ecco che abbiamo nel PG uniti tutti i vantaggi -ben noti a chiunque- di uno sport di squadra (socializzazione) con quelli di uno sport complesso come l’equitazione. La relazione che il ragazzo instaura nel PG è dunque duplice: da un lato con i propri compagni, dall’altro con i pony che di volta in volta andrà a montare. Il senso di appartenenza a un gruppo, assieme a un sano gusto per la competizione, sono dunque le leve di questo sport.

Perché due bambini con un pony?
Semplice: innazitutto per sviluppare nel bambino il “senso del cavallo” a 360°. Montare a cavallo non è solo “equilibrio e postura elegante”, è in primo luogo capacità di relazionarsi con l’animale sia da terra che dalla sella per comprenderne appieno le esigenze, ma non è solo questo. Per essere cavalieri è necessario infatti rispettare il proprio animale e per farlo, è indispensabile conoscerlo (condurlo a mano) e prendersene cura (sellaggio/dissellaggio). In secondo luogo l’essere in due con un pony aiuta la socializzazione e innesca un proficuo meccanismo di apprendimento “attivo”.

Qual è la differenza tra imparare l’equitazione in modo trazionale l’impararla attraverso il Pony Games?
La differenza tra i due approcci all’equitazione è nettamente diversa.
Nel P.G. abbiamo infatti un tipo di apprendimento attivo, dove il ragazzo è stimolato a fare sempre di più per far vincere la propria squadra, a inventare soluzioni da condividere poi coi compagni, a sperimentare strategie di gioco, ad assumersi quotidianamente le proprie responsabilità per le proprie azioni e per quelle dei compagni di squadra.
Nell’equitazione tradizionale invece abbiamo un tipo di apprendimento passivo dove il ragazzo non inventa soluzioni, non risolve problemi, ma esegue più o meno meccanicamente ciò che gli viene detto dall’istruttore. Questo secondo tipo di approccio spesso mostra le sue debolezze nelle prime competizioni nelle quali il bambino, abituato ad essere seguito passo passo dall’istruttore, si trova “improvvisamente” da solo in un campo gara dove dovrà essere pronto a prendere delle decisioni (comportamento attivo). Nel P.G. dunque si predilige la sostanza rispetto alla forma (equitazione tradizionale) non perché quest’ultima non sia importante ma perché si ritiene che, una volta acquisiti i fondamenti, essa ne derivi con minore sforzo, quasi naturalmente.

L'equipaggiamento per iniziare il Pony Games

Per la prima lezione sarà sufficiente che il bambino sia vestito comodo, possibilmente in tuta.
Il caschetto verrà fornito dal Pony Club.
Quando però avrete deciso di iscrivervi e di cominciare a montare nel nostro Pony Club pur non essendo necessario acquistare abbigliamento costoso alcune cose sono "indispensabili":

1 - caschetto omologato per le attività equestri (con attacco a tre punti);
2 - stivaletti alla caviglia o stivali interi in gomma.

Potete trovare questo materiale al Decathlon per una spesa totale che si aggira sui 35 euro complessivi.

A scelta, a questi due oggetti indispensabili, si possono aggiungere:

3 - pantaloni da equitazione (che possono essere sostituiti da leggings / fouseaux / pantaloni della tuta);
4 - maglietta o la felpa del circolo. 

Abbigliamento da gara/manifestazione:

- Caschetto omologato per gli sport equestri di colore nero
- Stivali o stivaletti da equitazione di colore nero (anche in gomma)
- Pantaloni da equitazione beige
- maglietta polo o felpa della scuderia

Sono vietati il frustino e gli speroni.
A scelta si possono indossare guanti.

Domande frequenti

Perchè non può usare gli stivali da pioggia?

Gli stivali da pioggia sono sconsigliati anche nella prima lezione in quanto la suola è a "carroarmato" e non consente lo scivolamento della staffa in caso di caduta. La suola liscia al contrario consente una maggiore sicurezza così come un piccolo tacco (2 cm) per evitare che la staffa si sposti troppo verso il collo del piede.

Perchè sono meglio gli stivaletti corti?

Gli stivaletti corti consentono una maggiore mobilità della caviglia, indispensabile nel pony games.

Può mettere i jeans al posto dei pantaloni da equitazione?

Se non desiderate ancora acquistare pantaloni da equitazione potete utilizzare dei pantaloni da ginnastica. I jeans non vanno bene in quanto offrono una ridotta capacità di movimento.